Il trasferimento della proprietà di un cane al Comune è una procedura straordinaria, ammessa solo in presenza di motivazioni gravi e documentabili. Non si tratta di una rinuncia volontaria generica, ma di un atto formale, soggetto alla valutazione degli uffici comunali e, spesso, del servizio veterinario pubblico.
Il proprietario interessato deve compilare un modulo specifico e allegare tutta la documentazione che giustifichi l’impossibilità a mantenere il cane. Il Comune valuta la situazione, anche alla luce delle disponibilità dei canili comunali o convenzionati.
Se la richiesta viene accettata, l’anagrafe canina viene aggiornata e il cane diventa legalmente di proprietà del Comune, che può decidere di ospitarlo in una struttura o renderlo disponibile per l’adozione.