La cessazione del servizio di trasporto domiciliare può avvenire in forma volontaria, su richiesta dell’interessato o del familiare delegato, oppure d’ufficio, in seguito a una rivalutazione effettuata dal Servizio Sociale o da altri enti competenti.
Le motivazioni possono includere:
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miglioramento delle condizioni di salute o autonomia
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trasferimento di residenza fuori dal territorio servito
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ricovero permanente in struttura
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decesso dell’utente
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utilizzo improprio o scorretto del servizio
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reiterate assenze non comunicate o mancata collaborazione
In ogni caso, la cessazione viene comunicata formalmente all’interessato, specificando le motivazioni e, se necessario, le alternative disponibili.